Il dolore pelvico cronico

 

Il dolore pelvico cronico rappresenta una condizione estremamente invalidante, ma parallelamente molto subdola.

Si parla correttamente di “sindrome”, infatti un dolore a livello pelvico spesso ha dei risvolti psicologici e sul benessere generale della persona estremamente grave. Infatti nell’approcciarsi a questo problema vi è un conflitto nella diagnosi e nelle procedure da seguire.

Va chiarito che il dolore pelvico cronico è una diagnosi “funzionale” e di “esclusione” in cui si può procedere solo dopo aver escluso della patologie organiche (tra cui anche tumori) e che quindi richiede un’ attenta procedura (“non dimenticare nulla”). Il paziente altresì prova frustrazione per il proprio malessere, ma “gli specialisti” continuano a chiedere accertamenti che non portano a nulla. Questo ovviamente è strettamente connesso con le problematiche psicologiche sopra descritte.

Proprio per questo l’approccio a questo tipo di pazienti deve essere rispettoso, di ascolto, rigoroso dal punto di vista scientifico. Spesso la raccolta anamnestica è lunga ma molto importante, pe capire l’iter che il paziente ha sostenuto.

La terapia generalmente procede a “steps”, con procedure il più possibile poco invasive ma giustificate. Sarà fondamentale in questi quadro che il medico ed il paziente condividano gli obiettivi, non abbiano fretta e si confrontino costantemente sui risultati e gli insuccessi.